Campi professionali

To counsel, dal latino consulo-ěre: cum (con, insieme) e solěre (alzare, sollevare). Sollevare insieme.

L’assonanza con il termine “consigliare” è ingannevole in quanto presuppone che l’operatore proponga strategie o soluzioni, invece

assiste ed accompagna la persona nella ricerca di risorse già in suo possesso.

La modalità di Counseling proposta consiste nel

restare in ascolto profondo e scortare il cliente mentre si ri-orienta secondo i propri valori e talenti.

Riappropriandosi di abilità e risorse sarà più facile osservare gli eventi focalizzandosi sulla soluzione.

Inoltre, si preferisce proporre programmi di breve durata, dato che l’obiettivo della relazione è di

rendere l’individuo libero e autonomo nel minor tempo possibile.

La visione olistica
considera la persona come insieme armonico di mente, corpo e spirito e il singolo non come entità a sé stante ma come parte della totalità.

La prospettiva sistemica
contestualizza l’individuo, la situazione o la relazione in una visione allargata dove ogni elemento è in relazione con l’insieme stesso e con ogni sua parte.

Il termine relazionale
fa riferimento all’integrazione delle competenze di Comunicazione Consapevole.

La relazione di Counseling qui proposta, mira quindi ad una maggiore consapevolezza e

promuove un paradigma di interpretazione della realtà inclusivo, fondato sul rispetto di se stessi, degli altri e della natura in ogni sua forma.

Questa personale modalità professionale è volta allo

studio e all’ampliamento delle percezioni interne.

Con il potenziamento dell’attenzione alle proprie sensazioni e l’identificazione di manifestazioni fisiche specifiche o ricorrenti, si favorisce

lo sviluppo di una Empatia Consapevole.

Questa condizione risulta particolarmente utile nelle relazioni, permettendo di

contenere con presenza

le emozioni proprie e dell’interlocutore restando radicati in se stessi e nel contempo aperti e disponibili ad accogliere ciò che emerge.

Rese note in Europa da Bert Hellinger, le Costellazioni Sistemiche sono rappresentazioni tridimensionali che rendono visibile la

interdipendenza tra i vari elementi

che appartengono ad un dato sistema (famiglia, azienda, comunità…). Si tratta di una

esplorazione esperienziale

che permette di individuare i nodi relazionali da sciogliere così come i punti di forza. Aprendosi ad una visione d’insieme più inclusiva, è possibile notare la dinamica che tende verso la risoluzione e l’equilibrio.

Le costellazioni familiari o sistemiche, dette anche Rappresentazioni Fenomenologiche, sono nate come esperienza di gruppo ma ci sono diverse modalità di applicazione per gli incontri individuali.

A Stella Maris si usano oggetti o figure che fungono da rappresentanti simbolici di elementi inerenti al sistema da mettere in scena. Inoltre la delimitazione di uno specifico spazio permette di

circoscrivere una zona collegata ad uno specifico campo energetico, detto anche campo morfico o morfogenetico

che consente di ricevere informazioni aggiuntive in tempo presente. Con l’acquisizione dei nuovi dati emersi

la percezione si apre rendendo la visione d’insieme più chiara.

Questa nuova coscienza mette in evidenza risorse facilitando interventi costruttivi.

Viene così definita una relazione fondata su di

un’efficace percezione di sé dalla quale aprirsi rispettosamente all’altro sospendendo o limitando giudizi e interpretazioni.

Esperienze pratiche e informazioni teoriche mirano a

• comunicare conformemente ai propri valori
• riconoscere il momento in cui l’altro è realmente disponibile all’ascolto
• adeguarsi alle sue preferenze di comunicazione
• accertarsi che il messaggio sia stato realmente percepito.

La Comunicazione Consapevole è volta all’ascolto prima che alla dialettica.

Da un’attitudine centrata e rilassata, risulta naturale arginare l’impulso spesso assillante di difendersi o di sostenere le proprie ragioni, preferendo

accogliere e integrare nuove prospettive e diversi punti di vista.

La superficialità con cui siamo soliti ascoltare può dar luogo a incomprensioni e malintesi che causano molta sofferenza diffusa.

Saper aspettare, non interrompere, concedersi il tempo per sentire la pertinenza e la necessità di intervenire

sono alcuni fattori importanti per un’educazione all’ascolto consapevole e al silenzio.

In questo contesto, ci si riferisce dunque ad un silenzio che consiste in

un’attenzione aperta a se stessi e all’interlocutore.

Il metodo TRE – esercizi per il rilascio di tensioni, stress e traumi, è nato in America dalla ricerca di David Berceli e consiste in un’attivazione muscolare che innesca una

vibrazione naturale e autonoma

che rilassa le zone dove il sistema nervoso ha registrato una tensione.

Il tremore neurogeno volontariamente indotto, avvia un processo neurofisiologico di rilassamento che permette di liberare il corpo dalla carica fisiologica in eccesso

ripristinando l’armonia dell’organismo e rendendolo nuovamente un sistema integrato, fluido e flessibile.

Rilasciando le tensioni profonde accumulate da stress o traumi, la vibrazione riduce anche la carica emotiva associata al ricordo dell’evento

senza bisogno di risalire alla causa stressante.

La semplicità degli esercizi e l’assenza di controindicazioni della pratica, ne fanno una tecnica efficace e sicura.

Per approfondimenti:
http://www.metodotre.it/
https://traumaprevention.com/
http://tremore-neurogeno.blogspot.it/

Durante la sessione vengono date indicazioni per l’autoregolazione sia durante la fase degli esercizi di attivazione, sia durante la fase vibratoria.

Il praticante potrà, ad esempio,

interrompere volontariamente la vibrazione in qualunque momento

con un semplice movimento di allungamento delle gambe.

L’opportunità di autoregolarsi seguendo il proprio sentire porta ad una maggiore consapevolezza e rende ciascuno autonomo e responsabile dell’andamento della sessione.

La pratica aiuta a concentrare l’attenzione sul corpo, permettendo alla mente di rigenerarsi.

Il lavoro è inizialmente accompagnato dalla presenza dall’operatore ma nella maggior parte dei casi, dopo alcune sessioni è possibile svolgere la pratica autonomamente.

Il tremore neurogeno accresce una sensazione di benessere generale.

• Aiuta a percepire l’equilibrio, la collaborazione e l’unità tra le parti dell’insieme mente-corpo.
• Attenua i dolori cronici e le contratture.
• Abbassa il livello di ansia.
• Dà una maggiore flessibilità fisica.
• Aiuta la regolazione del sonno.
• Agevola relazioni armoniche anche riguardo alle proprie emozioni.
• Riduce i sintomi post traumatici.
• Apporta maggiore energia e serenità.

Per approfondimenti:
http://traumaprevention.com/what-is-tre/

I benefici che avvengono a livello psichico, fisico ed emotivo delle varie pratiche di meditazione o di mindfullness, sono noti da tempo.

A Stella Maris viene data particolare importanza all’esercizio di queste discipline a seconda dei temi da affrontare, delle predisposizioni e degli interessi del cliente.

Possono essere eseguite

meditazioni dinamiche, visualizzazioni guidate o momenti di silenzio consapevole

ma anche una semplice passeggiata nella natura o in riva al mare, a seconda di dove viene portata l’attenzione può trasformarsi in un’esperienza che apporta

maggiore calma, pace interiore oppure entusiasmo e nuove intuizioni.

Ogni proposta verrà valutata congiuntamente e dettagliatamente illustrata, in modo da poterne

trarre beneficio partecipando consapevolmente al processo.

Reiki blu ® è una variante della tecnica Reiki messa a punto dalla Dott.ssa Silvia Vannozzi.

Durante il lavoro a Stella Maris è possibile ricevere un trattamento ma nella maggioranza dei casi

la pratica viene integrata in maniera discreta e naturale in occasione di altri tipi di intervento.

Laddove sia utile un contatto, ad esempio su di una zona contratta, la conoscenza del Reiki si rivela

uno strumento particolarmente valido.

(Anche i più lievi contatti fisici col cliente verranno precedentemente proposti in forma verbale ed eseguiti esclusivamente in caso l’invito venga autorizzato.)